giovedì 17 dicembre 2009

Boniek il pirata

Si chiama Roberto Reno ma è conosciuto come Boniek, soprannome che gli mise Gardini ai tempi in cui faceva il marinaio in una delle sue barche per la sua somiglianza al famoso ex calciatore della Roma.
Una vita vissuta da zingaro all'insegna dell'avventura, sommozzatore, marinaio, domatore di cavalli, cowboy nei rodei, motociclista, deltaplanista e ora anche pilota di parapendio.........

Nato a Faenza figlio di contadini a 17 anni sua madre lo accompagna da una persona per fargli iniziare un lavoro, questo gli dice figliolo vieni con me farai molta strada, si trattava di andare a lavorare all'ANAS (manutenzione strade), ma lui aveva altri progetti andò via di casa e cominciò la su vita da giramondo nelle piattaforme petrolifere come sommozzatore, poi più tardi arrivò la passione per la vela.
Marinaio sul Moro di Venezia ai tempi di Gardini comincia a fare gare di vela, partecipa alla Coppa America nell' 87 in Australia con la barca del team Italia come responsabile dell'attrezzatura.

Nel 2007  la Coppa America a Valencia con Mascalzone Latino, comandante della seconda barca Ita 90 durante gli allenamenti con Ita 99 e durante le regate segue la barca principale su un gommone pronto ad intervenire in caso di bisogno, al rientro si occupa della manutenzione.
Alla fine della coppa abbiamo fatto una festa racconta Boniek, ho preso la parola per salutare tutti, tra gli ospiti un gruppo di ragazzi down, uno di questi alza una mano e mi chiede la parola, rivolto a me dice: ma lei non è mica tanto normale (peccato non potervi mimare la scena) è stato sicuramente il più bel complimento della mia vita.
Due anni a Valencia un record per uno che non è mai stato fermo più di un mese nello stesso posto.

Ora è domiciliato a Piancaldoli un piccolo borgo nell'Appennino ma la maggior parte del suo tempo lo passa in giro col suo Dendy (ogni cosa per lui ha un nome) un furgone Volkswagen attrezzato e successore del mitico Casablanca (casa perché era la sua casa, blanca perché era in gran parte bianco) altro furgone anni 70 ormai in disuso.
Ci sono poi i suoi delta Fandango e Don Secondo per il parapendio il nome non è ancora ben definito.
Trovarsi in decollo con un personaggio del genere anche se il vento non è quello giusto per volare di sicuro non ci si annoia, come non ricordare anni fa quando arrivava in decollo con Casablanca, Fandango e la sua Regina (la sua donna di allora, signora leggermente abbondante, quella con cui vive ora quando è a casa si chiama Principessa) Regina di cosa ve lo racconto un'altra volta.
Un giorno andiamo a volare a M.Battaglia verso le 11 di mattino alla rocca tanta gente per una commemorazione di guerra, voliamo facciamo top e si fa ora di mangiare, l'associazione partigiani a montato uno stand per il pranzo decidiamo di andare a mangiare lì anche per contribuire, ma Boniek dopo averci chiesto informazioni sul mangiare non ci segue, ha già adocchiato di meglio, vicino al decollo una famiglia si sta preparando per mangiare ha piazzato il tavolo le sedie e la signora sta apparecchiando, lui si avvicina comincia a discutere col marito e poco dopo è seduto al tavolo che discute animatamente, a quel punto la signora che sta mettendo in tavola il pranzo gli chiede se vuol mangiare con loro (cavolo vuoi essere così scortese è già seduto a tavola) ed è fatta anche oggi il pranzo è assicurato, quando torniamo in decollo dopo aver mangiato e pagato lui è steso a prendere il sole nella brandina che ha tirato fuori da Dendy, la signora gli sta portando il caffè e non ha speso un euro.
Questo è Boniek uno che non ha mai dato importanza al denaro ma che ha sempre fatto quello che gli piaceva e come dice lui (a mio nipote, quando voleva convincerlo che a 20 anni fare il commesso e andare in giro con la morosa era come andare in macchina col freno a mano tirato) predi e parti di che ti preoccupi tanto siamo nati per morire, hai paura di non arrivarci?, ci sarà qualche sera che andrai a letto con un po' di fame ma vuoi mettere con la vita che fai.
Pochi giorni fa l'ho incontrato in decollo mi dice che è tornato da una regata e che fra qualche giorno parte per una vacanza in Marocco con Dendy, Don Secondo, il para e che torna quando si è stancato di quel posto.
Se un giorno vi capita di incontrarlo in qualche decollo o atterraggio fermatevi a parlare con lui, offritegli una birra, tornerete a casa con qualche spicciolo in meno ma molto più ricchi dentro.

4 commenti:

  1. bella mi piace questa storia, anche io da ragazzo sognavo di fare una vita come la sua......... ma ho solo "anticipato" tuo nipote........

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  2. Un amico fraterno speciale!!!! Io sono uno dei pochi fortunati a cui la propria vita si è intrecciata con la sua! Buon viaggio comandante!
    Chicco

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  3. che personaggio che è stato, meno male che l' ho incontrato

    Daniel

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  4. oltre ad essere stati grandi amici a lavorato anche con me e impossibile sarà dimenticarsi quegli anni .tanto che verra doverosamente ricordato nel mio libro biografia che mi stanno scrivendo perché nei momenti decisivi sapevo che di lui potevo fidarmi e ancora adesso anche se a preso il volo per sempre in certi momenti gli parlo e certe decisioni o la sensazione di prenderle assieme a lui ciao Boniek ti voglio bene

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